Assicurazione auto cointestata: come funziona?

Cointestare un’auto è una pratica spesso svantaggiosa, specie per quanto riguarda l’assicurazione. Ecco perché

Assicurazione auto cointestata: come funziona?

L'assicurazione per l'auto cointestata è una faccenda che crea molti dubbi agli automobilisti. Spesso infatti si pensa che cointestare il veicolo sia la scelta migliore per risparmiare sulla polizza auto, ma nella maggior parte di casi non è così. Come diciamo sempre ai nostri lettori, non c'è nulla di meglio del confronto delle assicurazioni auto presenti sul mercato per contenere i costi in modo efficace e sicuro.

Perché cointestare un'auto?

Molti automobilisti sono convinti che cointestare un'auto sia la scelta migliore per risparmiare, soprattutto se in famiglia sono presenti neopatentati o comunque guidatori con poca esperienza. Tuttavia, se fino a qualche anno fa le compagnie permettevano di assicurare il veicolo cointestato a nome di uno solo dei suoi proprietari, oggi tutti i proprietari del mezzo devono figurare anche nella polizza auto. Ciò significa che, al momento di calcolare il premio annuale da pagare, la compagnia terrà conto delle caratteristiche di tutti i proprietari del mezzo (età, esperienza, CU, sinistri passati, ecc.).

DA LEGGERE: Neopatentati e assicurazione auto: come contenere i costi?

Di conseguenza, è evidente come cointestare un'auto non sia un buon modo per risparmiare sull'assicurazione auto. In caso di neopatentati, infatti, risulta molto più vantaggioso approfittare dei vantaggi della Legge Bersani. Grazie ad essa, un neopatentato potrà ereditare la classe di merito di un suo familiare convivente per assicurare la sua nuova vettura.

Su un veicolo cointestato è più facile usufruire della Legge Bersani?

Assolutamente no. La Legge Bersani del 2007 non fa alcun riferimento alle auto cointestate. Per poter ereditare la classe di merito di un familiare occorre quindi fare parte dello stesso nucleo familiare, indipendentemente dalla proprietà del mezzo.

Facciamo un esempio per capirci meglio. Se un padre acquista un'auto e la intesta a sé e al proprio figlio convivente, quest'ultimo potrà ereditare la classe di merito del padre grazie alla Legge Bersani. Tuttavia, lo stesso accadrebbe anche se l'auto fosse intestata esclusivamente al figlio, proprio perché entrambi fanno parte dello stesso nucleo familiare. Se invece genitore e figlio non facessero parte dello stesso Stato di Famiglia, il giovane non potrebbe in nessun caso ereditare la classe di merito del padre, nemmeno se l'auto da assicurare fosse intestata ad entrambi.

Assicurazione auto cointestata: a chi spetta la classe di merito maturata?

Questa è una bella domanda. In base al Regolamento Isvap n.4 del 9 agosto 2006, se un'auto passa dall'essere intestata a due persone ad una soltanto di queste, la classe di merito maturata verrà attribuita automaticamente chi resta proprietario del mezzo cointestato.

Analogamente, se si decide di vendere un'auto cointestata e di acquistarne una nuova intestata solo ad un degli ex-proprietari, questi potrà mantenere la classe di merito maturata, ma solo se gli altri intestatari del vecchio mezzo rilasciano una dichiarazione scritta a conferma della loro rinuncia alla classe di merito maturata con il vecchi veicolo cointestato.