Evasione assicurazione auto: 3,9 milioni di vetture fantasma

Evasione assicurazione auto su numeri preoccupanti. L’8,7% del parco auto circolanti non ha una polizza assicurativa

Evasione assicurazione auto: 3,9 milioni di vetture fantasma

Evasione assicurazione auto in aumento. Lo rivela IVASS, che ha analizzato la situazione italiana in riferimento all'ultimo anno e rilevato come il fenomeno, che da sempre causa rincari sulle tariffe Rc auto, non accenni a diminuire. Le polizze italiane sono le più care d'Europa, truffe e auto fantasma incidono in massima parte sui rincari dei prezzi, alimentando un circolo vizioso che da anni attanaglia i guidatori onesti. Il libero mercato ha aiutato a limitare il problema, ampliando le opportunità di risparmio: i cittadini sono diventati più flessibili e si servono di specifici portali per porre le varie tipologie di assicurazione auto esistenti sul mercato a confronto, personalizzano la propria soluzione, riducono le spese. Tutto ciò, tuttavia, non sembra apportare effetti benefici nella lotta ai furbetti del volante.

Evasione assicurazione auto: quasi 4 milioni di vetture irregolari

È sufficiente informarsi su Genertel e i suoi prodotti, quelli di Genialloyd, Zurich Connect e delle altre compagnie per verificare come il mercato RCA si sia evoluto, elaborando soluzioni sempre nuove, targettizzate e specifiche, per consentire ai guidatori di abbattere i costi. Inoltre, nel corso del 2014 il parco auto circolanti si è attestato in diminuzione rispetto al 2013, il che significa che meno guidatori utilizzano l'auto. Stante tutto ciò, il fenomeno evasione assicurazione auto appare, ad oggi, inarginabile.

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In tutto, secondo quanto stimato da IVASS, sarebbe di 3,9 milioni il numero di vetture che circolano per le strade del Belpaese sprovviste di una polizza assicurativa, ovvero 400 mila auto fantasma in più nell'arco degli ultimi 12 mesi. Il che significa che l'8,7% delle vetture circolanti non è provvista di una polizza assicurativa.

Evasione dilagante al Sud

In ambito RCA la spaccatura tra Nord e Sud è sempre parsa piuttosto netta. Anche le ultime rilevazioni IVASS confermano tale verità. L'evasione nel settore assicurativo, infatti, assume proporzioni più rilevanti nel Mezzogiorno, dove la percentuale di auto fantasma sale al 13,5%del totale (+4,8% sulla media nazionale). Situazione migliore al Centro, dove la quota di auto sprovviste di copertura si attesta leggermente al di sotto della media nazionale con l'8,5% delle auto senza assicurazione. I guidatori del Nord sono invece i più virtuosi, con un'evasione media pari al 6,2% (-2,5% sulla media nazionale).

Sulla questione ha ritenuto di dover intervenire persino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha così commentato: "i veicoli che circolano ancora senza copertura sono «troppi» e aumentano i costi per la collettività", aggiungendo come sia prioritaria la "battaglia per l'affermazione della legalità".

Incidente con auto senza assicurazione: un rischio per i cittadini onesti

Anche perché a rischiare sono soprattutto i cittadini onesti. In caso di sinistro con un'auto senza assicurazione, la gestione legale dell'incidente diventa complessa. Proprio per casi come quello ad esempio, è stato istituito il Fondo di garanzia per le vittime della strada, che agisce per mezzo di compagnie assicuratrici che variano di regione in regione.

L'iter burocratico è piuttosto macchinoso e il risarcimento può risultare inferiore a quanto realmente spettante all'incidentato. Oltretutto, nel caso in cui il responsabile dell'incidente riesca a darsi alla fuga senza essere riconosciuto, sono le stesse società assicurative a farsi carico della spesa. Ciò significa che queste ultime sono costrette, per recuperare la spesa, a ritoccare le tariffe Rc auto proposte ai clienti l'anno successivo.

Prezzi in ribasso di 40 auro, ma...

Nel corso del 2014, fa sapere IVASS, il prezzo medio delle assicurazioni auto italiane è stato pari a 475 euro, in contrazione di 40 auro rispetto alle stime relative al 2013 e per il 2015, sempre secondo IVASS, le aspettative sono di un'ulteriore diminuzione su volumi pressoché simili.

Le polizze italiane, però, continuano a presentare costi altissimi, di gran lunga superiori a quelli delle altre potenze dell'Unione Europea. Nell'arco di 20 anni – dal 1994 (anno di introduzione della libera concorrenza nel settore RCA) al 2014 – le polizze italiane hanno segnato rincari del 250%, che trovano spiegazioni soprattutto nell'alto tasso di incidenza delle truffe perpetrate ai danni delle compagnie.

Codacons ha sottolineato il disagio per gli automobilisti italiani, sottolineando che "se si continuerà con questo passo, gli italiani resteranno i più tartassati d'Europa ancora per molto tempo". Carlo Rienzi, Presidente di Codacons, si è soffermato anche sulla questione territoriale, ricordando che "non solo le distanze con le tariffe medie praticate in Europa sono ancora enormi, ma immenso è anche il divario tra nord e sud Italia".