Cosa fare in caso di multe notificate dopo 90 gg dall’infrazione

Le multe notificate dopo 90 giorni dall’infrazione sono considerate illegittime ed è possibile fare ricorso al prefetto

Cosa fare in caso di multe notificate dopo 90 gg dall’infrazione

Le multe, o meglio le sanzioni amministrative, sono le misure previste dal Codice Stradale in caso di violazioni delle norme previste dal Codice della Strada. Il loro importo varia in base alla gravità dello specifico caso, alla recidività e spesso possono essere abbinate ad altre sanzioni accessorie, come ad esempio il ritiro della patente. Tra le motivazioni più ricorrenti e più gravi ci sarebbe la mancanza della copertura assicurativa. Gli elevati costi ed eventuali dimenticanze non sono ovviamente delle attenuanti, in questi casi l'unica possibilità per evitare le temute multe è cercare delle polizze convenienti ed affidabili. Valutare le diverse soluzioni, magari mettendo le assicurazioni presenti sul mercato a confronto, potrebbe inoltre permettere di individuare delle formule più convenienti e adatte alle proprie esigenze di mobilità.

Oltre alle formule tradizionali, il mercato assicurativo si arricchisce anche delle soluzioni offerte dalle compagnie assicurative online, considerate da molti più convenienti e semplici da gestire. Per avere qualche esempio concreto basta semplicemente informarsi su Zurich Connect e le sue soluzioni, o su Genertel o ancora su Quixa e gli altri operatori del mercato. Solo in questo modo si può individuare la formula più adatta alle proprie esigenze e avere la certezza di essere in piena regola con le norme previste dal Codice Stradale.

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E se le multe arrivano dopo 90 giorni dall'infrazione?

Oltre al rilascio dell'avviso di sanzione direttamente sul veicolo, le multe possono essere recapitate anche molti giorni dopo. Ma in questi casi meglio controllare la data indicata. Infatti tutte le sanzioni ricevute dopo 90 giorni dalla data d'infrazione risultano illegittime ed è possibile presentare un ricorso al prefetto. Il ricorso è gratuito e va presentato su carta semplice al comando di polizia municipale o direttamente in prefettura entro 60 giorni dalla notifica del verbale e può essere consegnato a mano o tramite raccomandata a/r.

Si tratta di una procedura molto semplice, ma soprattutto utile nei casi in cui i Comuni attuino dei provvedimenti finalizzati a "riempire le casse" piuttosto che garantire il rispetto delle leggi. Ad esempio, ci sono stati casi di multe da dispositivi elettronici, come ad esempio l'autovelox, recapitati oltre 90 giorni dalla data di infrazione. In questi per "costringere" i cittadini a pagare, molti Comuni deciso di calcolare il termine per la scadenza partendo dal giorno in cui l'infrazione è stata visionata dai funzionari, e non dal giorno del reale accertamento fotografico. Così, se l'incaricato ha preso in mano la foto dopo 60 giorni dall'infrazione, i 90 giorni sono stati fatti scattare da quel momento.

Il caso del Comune di Milano

Tra i casi più eclatanti, quello del Comune di Milano. Sarebbero oltre un centinaio di migliaia gli automobilisti milanesi multati per eccesso di velocità che hanno ricevuto delle notifiche ben oltre i 90 giorni. Per tutelare i diritti dei cittadini si sono attivate subito le associazioni di categoria, che hanno inviato una diffida al Comune meneghino chiedendo la sospensione e l'annullamento dei verbali. La risposta della controparte è stata che "i 90 giorni decorrono da una data successiva a quella della violazione". Ma a questo punto a cosa servono i 90 giorni previsti dalla legge se tutto è nelle mani delle singole pubbliche amministrazioni?