Rc auto: cosa cambia con la negoziazione obbligatoria

La negoziazione assistita diventa legge. Il mondo delle Rc auto prova a regolamentare i contenziosi. A che prezzo?

Rc auto: cosa cambia con la negoziazione obbligatoria

Rc auto pazze, prezzi in ascesa costante, truffe e auto fantasma. In ambito assicurativo, l’Italia ha davvero molta strada da percorrere e margini di miglioramento decisamente ampi. Il Governo sta così provando a intervenire, fra mille affanni, cercando di correre ai ripari. I guidatori italiani, quelli onesti, si barcamenano in vari modi, sfruttano le nuove norme in tema di liberalizzazione, pongono le varie assicurazioni auto del settore a confronto alla ricerca della polizza più conveniente. Il tutto, nella costante attesa di provvedimenti da parte dello Stato, i quali, tra ostracismo e disaccordi, scontri fra poteri e interessi lobbistici, stentano ad arrivare; le leggi vengono affossate e tutto resta com’è.

Rc auto, la negoziazione è obbligatoria

C’è chi ha venduto il proprio carro armato per acquistare un’utilitaria in modo da pagare polizze meno esose, chi si è affidato alla convenienza dell’alimentazione ibrida, chi ha esplorato le frontiere del web per informarsi su Zurich Connect e le sue polizze, su quelle di Quixa, Genialloyd e tantissime altre compagnie, comparando e mettendo a sistema infinite soluzioni. Risparmiare sul costo dell’Rc auto è un’esigenza trasversale. Senza considerare i disagi dovuti a eventuali sinistri che non trovano soluzione nell’immediato e che costringono a fare appello ai giudici.

Tra i vari tentativi di riforma svaniti nel nulla, c’è un provvedimento che è riuscito a varcare la soglia del Disegno di Legge, acquisendo i crismi dell’ufficialità, si tratta della negoziazione assistita obbligatoria. Essa implica, in sostanza, uno sbarramento che impedisce a ogni sinistro di sfociare in una controversia, evitando che ogni disputa confluisca direttamente in tribunale, ingolfando il sistema giuridico.

Come funziona la negoziazione assistita

La Legge 132/2014 sancisce l’obbligatorietà, da parte delle parti in causa coinvolte in un sinistro, di rivolgersi a un mediatore legale, che si occupa di cercare un accordo fra i contendenti nel tentativo di evitare l’intervento del giudice. In tal modo si spera di snellire le procedure e di alleggerire l’ingente carico di lavoro gravante sulle toghe italiane. In caso di successo della mediazione viene redatta una convenzione di negoziazione e la contesa si risolve. Solo in caso di mancato accordo la questione viene risolta in tribunale.

Possibile aumento dei costi

Chiaramente, i servizi dell’avvocato chiamato a mediare non sono gratuiti. Solo nel caso in cui la questione si risolva con una vittoria, il soggetto coinvolto è esonerato dal pagamento degli oneri. In caso di ammissione di responsabilità o di concorso in colpa, occorrerà sommare i costi procedurali a quelli della riparazione e del risarcimento. Una soluzione controversa, che ha già generato polemiche.