Buone notizie per il car sharing, l’auto non è più uno status symbol

Il grande successo del car sharing potrebbe essere dovuto anche alla necessità di rinunciare all’auto di proprietà

Buone notizie per il car sharing, l’auto non è più uno status symbol

Se esiste un modo per evitare di pagare l'assicurazione auto gli italiani sanno trovarlo. In questo caso potrebbe essere una soluzione rinuciare all'auto di proprietà e provare il car sharing: se invece volete risparmiare senza però rinunciare ad avere un veicolo personale, allora confrontare i preventivi di assicurazione auto può rappresentare un'ottima soluzione.

Sul web troveremo facilmente i prezzi più bassi e i comparatori di tariffe ci aiuteranno a selezionare tra le offerte di Linear, Quixa, Direct Line e così via. In realtà, secondo la ricerca "Automotive demand" di Nielsen, per 7 italiani su 10 è importante poter utilizzare un'automobile anche non di proprietà. Questo dato rappresenta un segnale importante per i gestori dei servizi di car sharing.

Il car sharing sta andando molto bene, impossibile negarlo, e sempre più città concedono i permessi per la creazione di questi servizi di condivisione di automobili. Tuttavia è anche vero che il 48% degli italiani ha dichiarato l'intenzione di acquistare un'auto nei prossimi due anni, e solo il 21% di questi sarebbe orientato verso un mezzo usato.

Solo il 29% di chi ha acquistato un'auto la ritiene uno status symbol, una percentuale che scende al 18% tra coloro che invece non la possiedono. Infatti, sembra che si stia affermando un concetto più utilitaristico nell'uso dell'auto, a chiaro svantaggio dell'idea di macchina come come misuratore dello stato sociale.

Ben l'84% dei possessori considera la macchina principalmente un mezzo per spostarsi, in città o fuori, attribuendogli un valore prevalentemente funzionale; nel gruppo di intervistati che invece non hanno l'auto questa percezione utilitaristica la percentuale è solo del 59%.

La ricerca di Nielsen è stata compiuta online su 29 mila individui in 58 paesi: «questi dati - ha affermato Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia - stanno a indicare che gli anni della crisi hanno reso i consumatori "smart" non solo nei processi di acquisto dei beni di largo consumo».

«I dati della nostra ricerca - prosegue Fantasia - evidenziano, infatti, che rispetto all'era pre-crisi anche nel settore automotive siamo di fronte a consumatori più esigenti, pragmatici, costantemente alla ricerca del miglior value for money e di una shopping experience personalizzata, unica, divertente, "condivisa" e che sfrutti, sempre più, i vantaggi della tecnologia».

In contesto come quello attuale, quindi, il car sharing potrebbe rappresentare la risposta alla domanda di un "nuovo" segmento di automobilisti più interessati al mezzo in sé, inteso in modo utilitaristico appunto come semplice strumento di mobilità, e non al veicolo usato per soddisfare il bisogno sociale di ostentare uno status economico.