Vendite e immatricolazioni auto, forte calo nel 2012

L'indagine sul 2012 mostra numeri non confortanti per l'Europa e soprattutto per l'Italia. Tengono gli Stati Uniti.

Vendite e immatricolazioni auto, forte calo nel 2012

Crisi economica vuol dire anche crisi del mercato dell'auto: il dato si rispecchia perfettamente nei numeri della ricerca effettuata dall'Osservatorio sulla filiera autoveicolare italiana, presentata ieri a Torino. L'indagine si riferisce all'andamento del settore nell'anno 2012 e i risultati, come era logico aspettarsi, non sono confortanti: vendite e immatricolazioni auto sono in forte calo.

In Europa le vendite sono diminuite dell'1,3% per un 8,4% in meno di immatricolazioni auto. Come spesso accade l'Italia è negativamente lontana dalla media europea, col 21% in meno di immatricolazioni che portano anche ad un calo cospicuo e prevedibile dei contratti di assicurazioni auto. Anche l'automobile è quindi diventato un lusso per gli italiani e una spesa da tagliare in tempi di crisi? Così sembra, ma i numeri non sono negativi dappertutto.

Come al solito in controtendenza infatti i dati relativi ai paesi emergenti: Cina e Brasile fanno registrare un buon trend sulle vendite e immatricolazioni auto. Rapporto positivo anche per gli Stati Uniti.

Il problema dell'economia però è che le disgrazie non vengono mai sole e ogni dato negativo ha ripercussioni su diversi settori. E infatti, per quanto riguarda la componentistica, l'Italia conta un calo enorme del fatturato delle imprese italiane: meno 9,2%. Tempi bui quindi per le 2.427 aziende di componentistica che danno lavoro a circa 166mila operai e professionisti.

Ma come risollevare il settore? Due le strade da percorrere: puntare sulla qualità per dare impulso alle esportazioni (che fanno registrano numeri non eccessivamente negativi) e sviluppare le tecnologie green ecocompatibili. In tutto il mondo stanno crescendo infatti gli investimenti su questa fascia di mercato e sicuramente ciò vuol dire che c'è da guadagnarci.