Rc auto: se le compagnie fanno “cartello”, si può chiedere il rimborso

I clienti possono rivalersi direttamente sulle società assicurative per presunto comportamento collusivo della stessa.

Rc auto: se le compagnie fanno “cartello”, si può chiedere il rimborso

Si definisce Cartello "Assicurativo" l'aumento spropositato dei prezzi, non in linea con la media europea, con la conseguenza diretta dell'aumento delle polizze per l'assicurato, ignaro del sistema anticoncorrenziale della compagnia.

Nella fattispecie, le società in questione, ancora in fase di accertamenti, avrebbero stretto accordi segreti assieme ad altri colossi assicurativi, creando un mercato oligopolistico, ed eludendo l'Antitrust, tenendo alti i prezzi delle Rc.

Il principio logico di tale comportamento contrario alle norme giuridiche, si riflette direttamente sui clienti, che anno dopo anno, vedevano fluttuare il pagamento del premio assicurativo, tenute naturalmente all'oscuro di queste segrete manovre.

E per gli inconsapevoli consumatori, si è espressa la Corte di Cassazione, con sentenza 4 marzo 2013, che ha dato ragione a un assicurato, perché il premio annuo pagato, è stato superiore al dovuto per effetto collusivo della stessa compagnia, per avere infranto le regole del regime di libera concorrenza perfetta.

Per procedere agli accertamenti, in caso d'indubbio aumento, il cliente, dovrà dimostrare nel caso di cartello assicurativo, che la stessa compagnia, abbia attuato l'aumentato dei prezzi in modo illegale, correlando ogni fatto, con prove certe.

Dal canto suo l'azienda può fornire prova contraria, nel caso in cui abbia partecipato legalmente ai provvedimenti antitrust, sulla legittima formazione dei prezzi di mercato, rispetto alle accuse rivolte dall'automobilista.

La stessa Cassazione dichiara che: "L'assicurato ha diritto di avvalersi della presunzione che il premio corrisposto sia stato superiore al dovuto per effetto del comportamento collusivo della compagnia".

In sintesi tutti quelli che ogni anno, sono preda di aumenti impazziti sulla propria polizza assicurativa, hanno il diritto di avvalersi della presunzione legale favorevole, per vedersi rimborsato, il maltolto, nel caso in cui il giudice disponga che la compagnia abbia compiuto un comportamento illecito nei confronti del cliente.