Crisi del settore automobilistico, l'Unione Europea punta sull'auto elettrica

Presentato a Bruxelles il nuovo piano per risanare il settore auto, elettromobilità e carburanti alternativi.

Crisi del settore automobilistico, l'Unione Europea punta sull'auto elettrica

I costi legati all'auto (benzina, assicurazione Rca e bollo) non aiutanodi certo il mercato. Incentivazione all'uso dell'auto elettrica, impiego e diffusione di carburanti alternativi, tolleranza zero contro le emissioni inquinanti: questi i punti cardine di Vision 2020, il programma strategico elaborato dalla Commissione Europea per risollevare le sorti del settore automobilistico in Europa.

La messa a punto del programma si è resa necessaria a fronte di una serie di dati dalla lettura inoppugnabile: nel solo 2012 il settore automobilistico in Europa ha conosciuto un decremento, per quel che concerne gli introiti, di ben 7 punti percentuali, e le stime parlano di un crollo le cui dimensioni andranno ad ingigantirsi in dicembre, quando si registreranno perdite dell' 8-9%. Urgeva in definitiva un cambio di rotta, soprattutto se considerato che il settore fornisce lavoro a milioni di persone e che fattura una media di 700 miliardi di euro l'anno.

Il programma stilato a Bruxelles è chiarissimo ed estremamente preciso; in primo luogo la Commissione ha inteso rivolgersi agli stati membri incentivandoli ad incrementare l'ammontare di risorse destinato di anno in anno alla ricerca e spingendoli a battere la via dell'innovazione e dello sviluppo ecosostenibile. In considerazione di ciò il programma ha presentato come indispensabile il perseguimento di una politica di investimenti che punti con decisione sulla realizzazione di auto elettriche e sulla predisposizione di innovativi sistemi di distribuzione dei carburanti.

Progetti ecosostenibili ed ecocompatibili dunque, imprescindibili per produrre un risanamento che sia improntato al principio di responsabilità sociale d'impresa. Non solo elettricità ma anche carburanti biocombustibili come metano, Gpl e persino idrogeno, con riferimento ai quali risulterà indispensabile la predisposizione di sistemi minimi garantiti di distribuzione e diffusione sul territorio.

Quale possibile futuro scenario il programma ha addirittura prospettato l'estensione dell'etichettatura energetica - che dal primo novembre scorso interessa i pneumatici - ai carburanti, il tutto per far si che il consumatore/utente sia certo del tipo di sostanza di cui fa uso per consentire la locomozione del proprio mezzo.

Ultimi punti messi in evidenza dal programma la necessità di improntare verifiche più serie e intransigenti con riguardo alle emissioni inquinanti e l'implementazione di nuove norme per la sicurezza stradale: con riferimento alle prime non saranno più tollerate emissioni che valichino - seppur di poco - le soglie predeterminate dall'Unione Europea, mentre con riferimento alle seconde verrà al più presto realizzata l'introduzione di dispositivi intelligenti in grado di controllare e regolamentare la velocità del mezzo.