Risparmiare con auto d'importazione è possibile: ecco come si fa

È possibile acquistare all'estero il modello del veicolo che si desidera dal concessionario risparmiando sui costi.

Risparmiare con auto d'importazione è possibile: ecco come si fa

È possibile acquistare all'estero il modello del veicolo che si desidera dal concessionario risparmiando sui costi. Stiamo parlando delle auto d'importazione. I costi legati alle auto (prezzi, greggio e assicurazioni Rca) preoccupano gli italiani ma le speranze di risparmiare non sono definitivamente sepolte.

Niente più fila dal concessionario dietro l'angolo. Le automobili dei nostri sogni adesso sarà possibile comprarle direttamente dall'estero con un notevole risparmio sul portafogli. Con le importazioni parallele dell'auto infatti si potranno acquistare quegli stessi modelli che sono destinati al mercato estero, e che prima potevano essere comprate solo dai concessionari. Ma adesso il mercato delle automobili si è esteso a vantaggio tutto esclusivo di chi spera di risparmiare sull'acquisto di un veicolo a quattro ruote, ovviamente prendendo le opportune cautele.

Auto d'Importazione: cerchiamo di capirne il significato

Cosa significa importare un'auto? Si tratta di un modo alternativo per acquistare un'auto nuova a prezzi concorrenziali. Gli importatori paralleli, infatti, rivendono veicoli nuovi inizialmente destinati al mercato estero a prezzi molto più bassi per un livello molto più basso dell'aliquota IVA applicata nel Paese estero. Bisogna però fare molta attenzione e considerare che il confronto relativo ai costi non deve superare la spese da sostenere per il viaggio e per ottenere la certificazione.

E quindi come si va a valutare il prezzo migliore? Basta consultare il report che annualmente la Commissione Europea effettua per analizzare il mercato automobilistico comunitario. Infatti attraverso il confronto tra i prezzi netti dei modelli più venduti da 18 costruttori europei e 8 giapponesi è possibile valutare tra differenti modelli a prezzi molto convenienti.

Il riferimento da tenere bene in vista è il prezzo netto del paese estero perché l'IVA va applicata nel paese importatore se si desidera comprare un veicolo nuovo, mentre invece non va applicata sui veicoli usati in fase di importazione. Questo significa che per le auto usate si preferiscono i paesi a bassa pressione fiscale, mentre per i veicoli nuovi quelli ad alta pressione fiscale in cui la differenza tra il prezzo netto e il prezzo comprensivo ovviamente vantaggioso.

Documenti necessari auto d'importazione

E in ultimo quali sono i documenti necessari all'importazione parallela auto e l'iter per portarli in Italia?

Nel caso di veicoli nuovi è necessario premunirsi dei seguenti documenti:

? originale del COC (Certificato di Omologazione Comunitaria)

? documenti attestanti il versamento dell'IVA

? autenticazione del contratto di acquisto

Dopo che tutti questi documenti saranno stati acquisiti sarà necessario premunire l'auto di una targa di prova e aprire un'assicurazione provvisoria per coprire eventuali danni durante il trasferimento. In alternativa si può decidere di trasportare l'auto con un rimorchio oppure immatricolare l'auto in Italia prima del trasporto, così da ritirare l'auto direttamente con la targa definitiva. Infine bisogna affidarsi agli importatori paralleli e compilare la pratica relativa all'importazione di auto dall'estero.

 DA LEGGERE: Come comprare e assicurare un'auto usata?

Oneri Auto d'Importazione

Come avrai intuito, una vettura di importazione permette di risparmiare parecchio: immaginati ad esempio di acquistare un'automobile prodotta nella Federazione Russa, a costi davvero inferiori se confrontati con i costi di produzione italiani e con un cambio di moneta assai favorevole grazie all'euro. L'affare è decisamente notevole!

Se però acquistare un'auto d'importazione in taluni casi può essere davvero conveniente, va anche detto che tutto questo impone all'acquirente una serie di impegni burocratici e di tipo fiscale che non devono essere assolutamente sottovalutati.

Chi possiede un'autovettura acquistata in questi termini deve sempre e comunque - se la utilizzerà all'interno del territorio italiano - registrare la vettura nell'apposito registro automobilistico italiano, il PRA, e non solo, chi acquista un'auto all'estero deve poi ricordarsi di immatricolarla presso la Motorizzazione Civile Italiana.

Imposta di Valore Aggiunto Auto d'Importazione

Nel caso in cui l'automobile importata fosse considerata come un nuovo veicolo (ovvero avesse un'età inferiore a 6 mesi oppure avesse meno di 6 mila chilometri di strada) bisogna sottolineare che il proprietario dovrà farsi carico di un'imposta di valore aggiunto da versare allo Stato Italiano.

Nel caso invece, si trattasse di un'autovettura usata, la tassa dovrebbe essere versata allo Stato produttore. Nella maggior parte dei casi questa tassa varia dal 10 ai 25% del valore del mezzo, tutto dipende sostanzialmente dalle norme giuridiche dello Stato in cui si acquista la macchina.

Possiamo dunque dire che acquistare un'auto d'importazione è conveniente anche se bisogna poi far fronte ad una serie di grattacapi burocratici non da poco, e in taluni casi ad imposte aggiuntive che assottigliano il margine di risparmio.