Se cambio assicurazione mantengo la classe di merito?

Approvato emendamento Ddl Concorrenza: ora chi cambia assicurazione mantiene la stessa classe di merito

Se cambio assicurazione mantengo la classe di merito?

Al momento di cambiare compagnia assicurativa, magari perché troppo cara, c'è un dubbio che assale tutti gli automobilisti: se cambio assicurazione mantengo la classe di merito? Fino a poco tempo fa, infatti, la cosa non era per nulla scontata. Chi infatti non rinnovava la polizza presso la propria compagnia e stipulava una nuova Rc auto con un'altra società rischiava di vedersi attribuire una classe di merito diversa da quella maturata in precedenza. Molte compagnie assicurative erano solite retrocedere i nuovi clienti ad una CU (classe di merito universale) inferiore, assegnando loro un premio assicurativo più alto. Da oggi però le cose cambiano.

Cambiare assicurazione per risparmiare

Con l'abolizione del tacito rinnovo, introdotta a partire dal 1° gennaio 2013, cambiare compagnia è diventato più semplice. Se una volta la polizza veniva rinnovata automaticamente ogni 12 mesi, ora non è più così. L'automobilista che desidera cambiare assicurazione, quindi, non deve più ricordarsi di inviare richiesta di disdetta alla propria compagnia con un certo anticipo, ma può semplicemente aspettare la naturale scadenza del contratto assicurativo.

Se quindi cambiare polizza auto è così semplice, per quale motivo non dovrebbe anche essere vantaggioso? Chi cambia assicurazione nella maggior parte dei casi lo fa perché non più soddisfatto delle condizioni economiche del proprio contratto e in cerca di un'assicurazione auto più conveniente. Se però il cambio comporta una retrocessione della classe di merito, con conseguente aumento del premio assicurativo, è facile capire come l'operazione perda buona parte dei suoi vantaggi.

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Ddl Concorrenza: chi cambia assicurazione mantiene la stessa classe di merito

Per questo motivo, il nuovo testo del Ddl Concorrenza introduce un importante cambiamento. Da oggi chi cambia assicurazione manterrà la stessa classe di merito, senza alcuna retrocessione. Lo stabilisce un emendamento al Ddl, approvato due giorni fa in Commissione Industria al Senato, il quale recita che le compagnie assicurative "devono garantire, nell'ambito della classe di merito, le condizioni di premio assegnate agli assicurati aventi identiche caratteristiche di rischio del soggetto che stipula il nuovo contratto".

Lo stesso emendamento, inoltre, aggiunge che per le compagni assicurative sarà vietato applicare criteri di progressione e attribuzione di classi di merito interne in base alla durata del rapporto contrattuale con il cliente, cosa che di fatto rappresenterebbe un ostacolo alla mobilità degli automobilisti tra diverse società assicurative.

Stop al tacito rinnovo anche per le garanzie accessorie

Il nuovo testo del Ddl Concorrenza introduce però anche altre importanti novità. Tra queste segnaliamo l'abolizione del tacito rinnovo anche per le garanzie accessorie. Finora, lo stop al tacito rinnovo riguardava soltanto la polizza rc auto base, non le eventuali polizze accessorie (polizza Kasko, polizza Furto e Incendio, polizza Cristalli, ecc.). Poco prima del termine dei 12 mesi, quindi, chi voleva cambiare compagnia doveva comunque ricordarsi di disdire le eventuali garanzie accessorie. Il nuovo disegno di legge, finalmente, interviene a modificare questa differenziazione assurda, che costituiva un inutile impiccio per quei guidatori che volevano sottoscrivere una nuova assicurazione auto. Ancora nessuna novità invece per quanto riguarda la possibilità di estendere l'abolizione del tacito rinnovo anche a tutte le altre tipologie assicurative.

Novità sull'identificazione dei falsi testimoni

L'ultima grande novità introdotta dal Ddl Concorrenza riguarda invece i meccanismi di identificazione dei falsi testimoni di incidenti stradali. Non è raro infatti che diversi soggetti, tra cui medici, automobilisti e avvocati, collaborino con falsi testimoni per inscenare un sinistro e intascare un risarcimento immeritato, spartendone poi il ricavato. D'ora in avanti, nelle prossime cause civili finalizzate alla richiesta di risarcimento danni a seguito di incidente stradale, la lista dei testimoni verrà trasmessa subito alla Procura della Repubblica, dove verrà verificata l'eventuale presenza di nominativi che compaiano in più di 3 sinistri negli ultimi 5 anni. L'ennesimo tentativo di contrastare le frodi ai danni delle compagnie assicurative, insomma, motivo principale di un caro-polizze tutto italiano.