Assicurazione auto gratuita: il rimborso ci sarà, ma parziale

L’IVASS all’attacco: chiede un risarcimento per gli automobilisti, ma una legge del 1961 stabilisce che sarà solo al 70%

Assicurazione auto gratuita: il rimborso ci sarà, ma parziale

Le assicurazioni auto italiane sono le più care d'Europa. Appurato questo triste dato, agli italiani non resta che mettere a confronto le rc auto presenti sul mercato per cercare l'offerta più vantaggiosa. A rallegrare gli animi degli automobilisti però c'era stata la notizia di una rc auto gratuita in seguito all'acquisto di una nuova macchina. Peccato che a trarne vantaggio siano state solo le compagnie assicurative, con un guadagno di 6 milioni di euro, mentre ai clienti resta solo una grande beffa.

INGANNO COSTATO CARO

Complice il costante aumento delle polizze, 13 mila italiani si sono lasciati allettare dalla proposta di un'assicurazione auto gratuita, sottoscrivendola probabilmente in maniera abbastanza inconsapevole. Perché si sa, sul web ormai è facilissimo informarsi sui preventivi delle assicurazioni auto, ma se l'offerta sul banco è un risparmio garantito per 12 mesi, la decisione è pressoché immediata. Purtroppo però gli innumerevoli malcapitati si sono trovati a dover fare i conti con un rovescio della medaglia tutt'altro che piacevole o vantaggioso.

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I RETROSCENA DELL'OFFERTA

I risvolti di questa fantomatica promozione sono stati smascherati da subito. Non solo il contratto prevedeva una franchigia, e non un sistema bonus/malus, ma anche la perdita della classe di merito faticosamente conquistata, l'impossibilità di usufruire delle agevolazoni previste dalla Legge Bersani e, come se non bastasse, non consegnava nessun attestato di rischio. Il tutto all'oscuro dei contraenti.

Al termine del primo anno, scaduta l'assicurazione auto, i clienti hanno perso la propria classe di merito, precipitando in tredicesima, la più alta, il tutto perché le compagnie assicurative non sono più state in grado di stabilire se l'automobilista nel corso dell'anno avesse fatto incidenti.

L'INTERVENTO DELL'IVASS

L'IVASS (l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) ha deciso di correre ai ripari cercando di andare in contro ai 13 mila sventurati, colpevoli di essere caduti nella trappola di un presunto risparmio. Le soluzioni contro queste cosiddette "polizze civetta" sono due:

· nel caso in cui l'anno di rc auto gratuita non fosse ancora scaduto, i consumatori avranno diritto alla consegna dell'attestato di rischio con cronistoria degli eventuali sinistri.

· Ai clienti che, invece, ad assicurazione auto scaduta si sono rivolti ad un'altra compagnia, trovandosi costretti a pagare un premio-salasso, spetterà non solo l'attestato di rischio della precedente compagnia, ma anche l'adeguazione del premio alla classe di merito acquisita, con rimborso del surplus già pagato.

TUTTO TROPPO BELLO

A mettere i bastoni tra le ruote delle belle intenzioni dell'IVASS, c'è una legge del 1961 la quale stabilisce che le compagnie assicurative possano restituire il totale del premio pagato solo al netto delle imposte, che ammontano a circa al 33% dell'importo. Ipotizzando che al cliente un'assicurazione auto sia costata 500 euro, il rimborso sarà di circa 350 euro. A rimetterci, ancora una volta, sono quindi gli automobilisti, mentre è stato stimato che le compagnie assicurative solo per il 2014 abbiano sottoscritto polizze per ben 6 milioni di euro.