Mobilità: cambiano le esigenze e le preferenze degli italiani

Gli automobilisti italiani riducono l’uso dell'auto a favore di nuove forme di mobilità a ridotto impatto ambientale

Mobilità: cambiano le esigenze e le preferenze degli italiani

Grandi cambiamenti in tema di mobilità. Gli automobilisti italiani non solo riducono l'uso delle auto ma sembrano anche aver maturato una forte sensibilità verso le problematiche ambientali che spingono a valutare soluzioni alternative di mobilità. Considerata ormai troppo costosa per le spese che bisogna affrontare, l'auto rappresenta per famiglie italiane un bene da usare con cura. Infatti per risparmiare alcuni automobilisti cercano di ridurre le occasioni di utilizzo, scegliendo anche delle coperture assicurative più vantaggiose. A tal proposito mettere le assicurazioni auto presenti sul mercato a confronto, potrebbe essere un buon modo per cercare la formula più conveniente e adatta alle proprie abitudini.

Tra la opzioni valutate con successo dagli automobilisti italiani nel corso degli ultimi tempi, rientrano anche le proposte delle compagnie assicurative del web. Anche in questo caso le opzioni di scelta non mancano, basta semplicemente informarsi su Direct Line e le sue proposte, o su Quixa e le altre compagnie, e scegliere la soluzione in grado di conciliare l'esigenza di risparmio con delle buone garanzie di copertura da rischi di vario genere ed entità.

Mobilità: ultime evoluzioni

La mobilità e le recenti soluzioni adattate dagli automobilisti italiani sono i fenomeni analizzati dall'ultima ricerca Istat, che mette in luce anche alcune variazione tra il Nord e il Sud del Paese. Tra i principali fenomeni emersi c'è un sensibile calo dai tassi di motorizzazione rintracciati nei capoluoghi di provincia: Con riferimento ai dati raccolti durante il 2013 ci sarebbero circa 613,2 autovetture e 132,7 motocicli ogni mille abitanti, con un significativo calo rispetto al 2012.

In crescita l'uso di formule alternative di mobilità. La variazione più significativa riguarderebbe proprio il trasporto pubblico locale, che scende da 201,1 a 188,6 passeggeri annui per abitante. Un trend ricompensato dall'uso di nuove forme mobilità sostenibile, come: il car sharing, presente in 23 città (con una maggiore concentrazione al Nord) e il bike sharing, attivo già in 66 città. Infatti la diffusione di quest'ultima soluzione ha determinato la crescita delle piste ciclabili.

Benefici per l'ambiente

Alla maggiore diffusione di queste forme di mobilità corrisponde anche un netto miglioramento della qualità dell'aria, con la minore concentrazione di per le polveri sottili. Secondo i dati, diminuisce da 52 a 44 il numero di capoluoghi dove il valore previsto per il PM10 consentito per la salute umana viene superato per più di 35 giorni. I miglioramenti più evidenti si riscontrano al Nord e, in misura più contenuta, al Centro. Nel Mezzogiorno si evidenzia al contrario un peggioramento nella regione Campania.

In crescita sarebbe anche l'attuazione di politiche restrittive per il traffico, attraverso la creazione di zone a traffico limitato e l'adozione di misure per contenere il traffico, con giornate per il blocco totale o parziale. Oltre alle polveri sottili, anche l'inquinamento acustico comincia ad interessare progressivamente i Comuni italiani. Infatti sono 88 i comuni che nel 2013 hanno effettuato degli interventi di misurazione del rumore finalizzati alla verifica del rispetto dei valori limite. Nel 47,9% dei controlli è stato riscontrato almeno un superamento dei limiti dell'inquinamento acustico.