Car sharing, auto, bus, taxi: come muoversi senza spendere una fortuna

Unione Nazionale Consumatori ha indagato i costi per muoversi in città, dal car sharing all’auto personale

Car sharing, auto, bus, taxi: come muoversi senza spendere una fortuna

Le assicurazioni in Italia, si sa, raggiungono cifre assai elevate. Ad incidere sul bilancio familiare, inoltre, contribuiscono bollo auto, parcheggi, pedaggi e manutenzione del veicolo. Tuttavia, sono assai numerosi i cittadini che non vogliono rinunciare a spostarsi in autonomia con il proprio mezzo privato. Al fine di contenere le spese un'ottima opzione è vagliare le offerte della concorrenza: è risaputo che cambiare compagnia assicurativa comporta un risparmio assai notevole. In questi casi possiamo mettere le assicurazioni auto più vantaggiose del momento a confronto e scegliere il prodotto più in linea con le nostre esigenze.

Molti consumatori hanno già iniziato a ridurre i costi sulla polizza di auto e motocicli orientandosi verso le assicurazioni on line, che risultano assai convenienti rispetto alle tradizionali, per via dei ridotti costi di gestione. In tal senso porre i prodotti Quixa a confronto con quelli delle altre maggiori compagnie assicuratrici, potrebbe aiutarci a capire quale soluzione risulti maggiormente competitivo ed, al contempo, adeguato al nostro profilo.

L'Unione Nazionale dei Consumatori, proprio perché il costo medio delle Rca in Italia si attesta su cifre assai elevate ha voluto indagare sui costi degli spostamenti in città. Sulla base dei dati Aci l'UNC ha approfondito quanto pagano in media gli italiani per il mantenimento di una vettura per poi verificare se il car sharing, diffusosi sempre più nell'ultimo anno, possa considerarsi un'alternativa valida ma soprattutto conveniente.

Lo studio UNC ha indagato le abitudini di consumo di una famiglia, per comprendere se il car sharing potesse sostituire del tutto l'auto privata principale o la seconda auto. Infine, sono state effettuate delle rilevazioni sui costi di un singolo spostamento, confrontando quello di una vettura privata con car sharing, mezzi pubblici e taxi. E' stata presa come riferimento la città di Milano, che è al contempo la prima ad avere introdotto il car sharing ed una delle più care.

Su un uso poco intensivo dell'auto, ad esempio 3 spostamenti a settimana per 46 settimane (138 spostamenti) il car sharing può essere conveniente rispetto all'auto privata. Secondo UNC, nelle grandi città il car sharing può essere un'ottima e vantaggiosa alternativa alla seconda auto ma non a quella principale usata quotidianamente (4690 euro per l'auto privata contro 11270/13800 euro per il car sharing).

Per affrontare singoli spostamenti autobus e metropolitana sono i mezzi più economici, in seconda posizione troviamo il car sharing, il cui prezzo oscilla da 3,9 euro a 8,7 euro senza considerare la sosta, decisamente meno competitivo il taxi con un costo che varia dai 34 ai 41 euro.