Auto ecologiche aziendali per tagliare i costi del parco macchine

La Commissione Finanze sta vagliando una nuova proposta per promuovere le auto ecologiche aziendali

Auto ecologiche aziendali per tagliare i costi del parco macchine

Se le spese connesse al mantenimento di un veicolo sono assurdamente alte per un privato, figuriamoci per le aziende, le quali magari si trovano a dover coprire i costi di un intero parco macchine. Se su alcune voci di spesa non è possibile intervenire più di tanto, per altre è invece possibile adottare qualche piccolo accorgimento al fine di ridurre l'esborso di denaro. Per quanto riguarda l'rca, ad esempio, è già possibile ottenere un bel risparmio ponendo le assicurazioni auto più vantaggiose a confronto, avendo poi cura di scegliere quella più conveniente.

Grazie al web, inoltre, tale operazione di confronto può essere velocizzata molto, grazie alla possibilità di reperire un gran quantitativo di informazioni diverse in pochi click. Per risparmiare ulteriormente, oltre quindi a mettere i prodotti Linear a confronto con quelli Genialloyd, Direct Line, ecc., è sempre possibile optare per delle vetture ecologiche. Oltre ad essere più rispettose dell'ambiente, infatti, le auto a basse emissioni presentano numerosi vantaggi economici.

Vantaggi che potrebbero presto aumentare ancora, dal momento che il presidente della Commissione Finanze della Camera ha recentemente avanzato una proposta in tal senso. Per incentivare questo settore, l'idea è di innalzare al 40% la deducibilità delle auto aziendali ecologiche.

La proposta prevede anche l'esenzione dal pagamento del bollo auto per i primi 3 anni per le automobili di nuova immatricolazione, più un ulteriore bonus di 2 anni per le auto ecologiche (elettriche, ibride, GPL).

Per gli anni successivi, Capezzone propone inoltre un sistema di tassazione direttamente proporzionale alle emissioni dei veicoli. L'idea di fondo è: più un veicolo inquina, più alte saranno le tasse ad esso associate. In questo modo verrebbero incentivate le aziende virtuose che agiscono in un'ottica di sostenibilità ambientale e di gestione razionale delle risorse.

La proposta ha ovviamente incontrato il favore di numerose associazioni di categoria, tra le quali Federauto. "Se il provvedimento passasse in Aula, finalmente lo Stato dimostrerebbe attenzione verso un settore che fattura il 12% del PIL e occupa 1.200.000 persone" : queste le parole del presidente Federauto, Filippo Pavan Bernacchi.