Detrazione del costo dell’Rc auto dalla dichiarazione dei redditi, come funziona?

Riforma del mercato del lavoro: ecco come e chi può detrarre il costo della RC auto dalla dichiarazione dei redditi

Detrazione del costo dell’Rc auto dalla dichiarazione dei redditi, come funziona?

In questo periodo di crisi economica e preoccupante recessione potrebbe essere un aiuto a tutti i consumatori ricordarsi di detrarre i costi dell'assicurazione auto o del motociclo dal modello 730, tenendo a mente che la detrazione è possibile anche se non si è intestatari del veicolo. Inoltre non solo i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, ma anche per i lavoratori dipendenti e i pensionati hanno diritto a detrarre l'RC auto.

Dunque tutti i risparmiatori possono usufruire del 19% della detraibilità dalla dichiarazione dei redditi che si recupera dell'importo del premio della polizza RC auto, dal contributo SSN per le coperture delle spese sostenute per i feriti e le vittime degli incidenti stradali, ma attenzione, per detrarre l'importo nel modello 730, sul contratto di assicurazione deve esserci l'importo associato alla voce Servizio Sanitario Nazionale.

Successivamente l'importo dovrà essere trascritto nel modello 730, inoltre la detraibilità sarà consentita anche nel caso in cui si sia stipulato un contratto di assicurazione RC auto bimestrale, in questo caso sia nel contratto di gennaio, sia in quello di luglio sarà specificato l'importo destinato al Servizio Sanitario Nazionale, basterà sommare i due importi e inserire l'importo esatto nel modello 730, al quadro E, rigo E18, colonna 2.

Purtroppo la Riforma del mercato del lavoro ha introdotto all'articolo 4, comma 76 della legge 92/2012 un limite per la detrazione della polizza RC auto, la quale potrà essere detratta soltanto per una somma superiore ai 40 euro, dunque hanno diritto alla detrazione i consumatori che spendono circa 380, 92 euro, mentre chi spende meno sulla polizza RC auto non può usufruire della detrazione Irpef.