Assicurazioni auto, come cambia il risarcimento danni del colpo di frusta

Risarcimento danni del colpo di frusta: il decreto sulle liberalizzazioni penalizza furbetti ma anche i malcapitati.

Assicurazioni auto, come cambia il risarcimento danni del colpo di frusta

Cambia il risarcimento danni per colpo di frusta, suscitando qualche critica tra coloro che hanno subito di recente un danno del genere. Questa variazione è stata introdotta in seguito all'approvazione del decreto sulle liberalizzazioni, suscitando molte perplessità sulla sua efficacia. Infatti molti ritengono che questo intervento abbia penalizzato i furbetti ma abbia anche danneggiando i malcapitati, ovvero quelle persone che hanno davvero subito un danno del genere. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Colpo di frusta e risarcimento danni

In tema di risarcimento danni, il colpo di frusta è senza dubbio un argomento noto alle assicurazioni. Un tema che sta a cuore anche alle migliaia di furbetti che ogni anno simulano o accentuano dolori cervicali. Grazie ad certificato, rilasciato da qualche medico compiacente, i "furbetti" intascano migliaia di euro dalle assicurazioni auto andando così a pesare anche sul resto degli assicurati, compresi quelli che realmente patiscono le conseguenze di un colpo di frusta, ma senza percepire un solo euro dall'assicurazione.

In realtà sono finiti già dà un po' i tempi in cui, lamentando i suddetti dolori in seguito ad un sinistro, bastava recarsi al pronto soccorso e farsi rilasciare il famoso certificato dei 40 giorni per ottenere dei risarcimenti.

Le conseguenze per casse dello Stato

È stato stimato che il colpo di frusta ha significato negli anni passati un esborso di 2 miliardi e mezzo di euro all'anno. Una cifra importante che ha reso necessario l'intervento governativo. Con la legge sulle liberalizzazioni sono state introdotte una serie di norme volte a contrastare le richieste di rimborsi per incidenti e danni fisici mai avuti che riuscivano - nella maggior parte dei casi - ad ottenere anche dei buoni risarcimenti.

Da qui la decisione di introdurre una nuova direttiva nel Codice delle Assicurazioni che prevede il parere del medico anche per le lesioni di lieve entità. Solo in questo caso il danno potrà essere risarcito. Il provvedimento stabilisce che il rimborso sarà vincolato al giudizio del medico legale, che dovrà accertare la presenza di lesioni visivamente o strumentalmente accertata. Ovvero visibili ad occhio nudo o tramite l'impiego di apparecchiature medico-sanitarie.

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Stop ai certificati rilasciati dagli amici dottori

Niente più certificato rilasciato dall'amico dottore, per ottenere il risarcimento occorre fornire tutte le prove mediche del caso per dimostrare la lesione subita. Fattore questo che non essendo rigidamente definito, rischia di lasciare ampio margine proprio alle assicurazioni per aggirare i risarcimenti, in barba ai poveri malcapitati.

Con l'arrivo del decreto sulle liberalizzazioni, il risarcimento è previsto per i danni di lieve entità o "micropermanenti", ovvero quelli a causa dei quali l'individuo, partendo da un'integrità fisica totale del 100%, subisce un'invalidità compresa entro il 9%.

Nel caso dei risarcimenti per colpo di frusta si sono accesi molti dibattiti circa l'efficacia di quest'ultimo intervento. Infatti i giudici riconoscono l'entità del danno soltanto in base a circostanze specifiche. Per questa ragione il legislatore ha voluto porre un rimedio ad una situazione che doveva essere regolamentata probabilmente con norme più specifiche in grado di arginare a monte il problema, riducendo "la possibilità di libera interpretazione".