Assicurazioni auto: a fine ottobre il nuovo decreto sulle tariffe

Il decreto sui prezzi delle assicurazioni auto del governo Letta entrerà in vigore a fine ottobre

Assicurazioni auto: a fine ottobre il nuovo decreto sulle tariffe

Il nuovo decreto del governo Letta sulle Assicurazioni Auto, che entrerà in vigore entro la fine di ottobre, promette di rendere le tariffe delle assicurazioni auto più vantaggiose e adatte a tutte le condizioni economiche, in merito il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari ha dichiarato: "Il nuovo decreto riuscirà a parificare le tariffe assicurative tra nord e sud, verificare l'attuazione delle norme sui plurimandatari e nel complesso intervenire sul panorama delle assicurazioni, RC auto in primis".

Infatti, secondo il sottosegretario allo Sviluppo Economico, il nuovo decreto intende far dotare le compagnie assicurative di tutte le soluzioni che la tecnologia di terza generazione offre, per velocizzare i tempi burocratici oltre che riuscire ad ottenere una conformità con i prezzi assicurativi dei Paesi Ue.

Per attuare questo progetto ambizioso e necessario considerando la grave crisi economica che l'Italia sta attraversando in questo periodo, il governo delle "larghe intese" ha aperto il mondo assicurativo a più compagnie plurimandatarie, affinché la forte competitività spinga a far scendere in modo significativo i prezzi, e consentire ai risparmiatori una più ampia scelta.

Ma non finisce qui, poiché il nuovo decreto prevede di rendere i contratti delle polizze assicurative aderenti ai principi della chiarezza e della trasparenza, affinché i risparmiatori siano consapevoli della polizza che stanno stipulando e di tutte le condizioni contrattuali previste.

Ad ogni modo, ci è accesa una polemica, come si evince dal quotidiano La Stampa, sui recenti datiIstat che mostrano un calo del prezzo delle polizze assicurative nel mese di luglio del 1,4%, mentre le Associazioni dei Consumatori hanno contestato i dati diffusi in questi gironi dall'Istituto, poiché affermano di non aver riscontrato nessun risparmio, ma addirittura di aver registrato una significativa crescita dei prezzi delle polizze anche del 5%.