Rc Auto: Sel propone di riorganizzare il sistema

L'Ass. Sportello dei diritti: La lobby delle compagnie assicurative stende i suoi tentacoli anche sull'opposizione?

Rc Auto: Sel propone di riorganizzare il sistema

Orientarsi tra le centinaia di proposte Rc Auto formulate dalle compagnie assicurative, non è un'impresa semplice. Tra ammiccanti preventivi e promettenti risparmi, è difficile scegliere la polizza più conveniente e sicura nel tempo. Negli ultimi mesi, sono state svolte diverse indagini in questo settore.

Secondo le ultime rilevazioni effettuate dall'Ania, da settembre 2012 il prezzo medio dell'assicurazione sarebbe calato del 4,5% per un risparmio complessivo pari ad un miliardo in un anno, vale a dire, 25 euro per ogni veicolo. Tuttavia, le associazioni a difesa dei consumatori hanno apertamente confutato questi dati: come già sottolineato da queste pagine, il Presidente del Codacons Carlo Rienzi, a riguardo ha affermato: "le tariffe RC auto nel nostro paese rimangono le più elevate d'Europa, e se anche fosse veritiero un calo del 4,5%, questo sarebbe assolutamente insufficiente. Basti pensare che nel nostro paese il premio medio è più del doppio di quello di Francia e Portogallo, mentre supera quello tedesco dell'80% e quello olandese di quasi il 70%".

Pochi giorni or sono, Sel (Sinistra, ecologia e libertà) ha presentato alla camera una mozione per riorganizzare il sistema della Responsabilità civile auto. Il testo chiede l'introduzione dell'obbligo, da parte delle compagnie di assicurazione, di comunicare le statistiche in base alle quali viene calcolata la tariffa ed il premio per provincia di residenza, ma anche - tra le altre cose - di inasprire le pene per il reato di frode assicurativa, fissare a 15 giorni i termini di prescrizione per la denuncia di un sinistro e approvare i provvedimenti attuativi delle liberalizzazioni varate nel 2012.

La proposta è stata accolta, in parte, negativamente dall'Associazione nazionale "Sportello dei Diritti", perché la ritiene pro compagnie assicurative. In breve, riassumiamo i punti fondamentali non condivisi:

1) Ridurre a 15 giorni il termine decadenziale per la denuncia di un sinistro, è un danno concreto nei confronti di tutti i danneggiati per una serie evidente di ragioni logico - giuridiche che vanno dalla difficoltà di reperimento di tutti i dati delle controparti, alla possibilità di essere impossibilitati ad agire immediatamente perché feriti e via discorrendo, tant'è che sino ad oggi la giurisprudenza ha assunto ragionevolmente posizioni d'interpretazione estensiva dell'istituto della decadenza e della prescrizione proprio per una sorta di favor nei confronti dei danneggiati e delle vittime della strada.

2) Per ciò che riguarda l'attuazione degli ulteriori provvedimenti previsti nella scorsa legislatura e non attuati, risulta chiaro che anche il precedente governo abbia preso tempo perché la loro messa a regime avrebbe portato ulteriori scompensi a favore delle compagnie assicurative e in danno delle vittime della strada, senza portare alcun beneficio per le tariffe assicurative.

Senza dilungarci troppo nella materia, il Comunicato Stampa diffuso dallo "Sportello dei Diritti", chiede il ritiro immediato della mozione di Sel, e l'invito a migliorare "il sistema attuale, non solo attraverso la messa a regime dei sistemi antifrode e di una più efficace normativa antitrust", ma soprattutto superando l'indennizzo diretto. Alcuni esperti infatti, sostengono che l'introduzione dell'indennizzo diretto abbia fortemente avvantaggiato le compagnie assicurative a discapito dei consumatori, i quali, in caso di sinistro, non possono più avvalersi di consulenti "schierati" a loro favore, bensì devono rivolgersi direttamente alle rispettive assicurazioni, le quali, hanno l'obiettivo come è noto, di ridurre il costo medio dei sinistri. E quale metodo migliore se non ostruendo l'intermediazione tra danneggiato e specialista capace di effettuare una quantificazione migliore del danno subito?